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al testo di Elsa Paradiso
Cuccia di luna
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Canta il Poeta chitarre di parole al vetro che lo guarda senza più l’odore delle fronde. Senza più i lampioni che in silenzio applaudivano, fermi cipressetti nella sera . Lei oltre i pensieri gli appariva umida al sorriso sciarpa nell’abbraccio. Salivano le note fino ai capelli, da lì scendevano di giochi amate alloggiando in una cuccia di luna . E i piedi sulla strada stellata <mai sazi> seguivano l’odore della pelle mentre ritornavano
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Nando
- 23/01/2015 11:20:00
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Direi geniale la metafora dei lampioni come cipressi, segno ferale che ricorda un passato, ma temo di offendere la profondità e la delicatezza di quel che limmagine vuol dire misurandola pur con un elogio qualitativo e quantitativo, che pur rimane vero. Oltre il genio delle immagini o della scrittura, cè tutta la bellezza dellamore, quel "viaggiarsi" (Elsa Paradiso) reciprocamente, mai disgiungendo carni e anime, lunico amplesso delle pelli che conduce i piedi sul cammino delle stelle.
Gli occhi ti leggono e il cuore ammira
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Gianni Vavassori
- 22/01/2015 18:14:00
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bella in un incanto di luna. ciao.
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Tosco Spurinna
- 22/01/2015 14:50:00
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È un canto leggiadro spirito e carne diventano tuttuno nellabbraccio a sciarpa.
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Lorenzo Mullon
- 22/01/2015 12:22:00
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bello questo canto allanima e i piedi hanno sempre ragione ci devono guidare loro i piedi hanno le antenne i nostri pensieri i rovi
applausi! ( come diceva il grande Federico Tavan, così poco conosciuto mannaggia )
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Silvia De Angelis
- 22/01/2015 10:47:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Ispirazioni poetiche romantiche, dettate da un taglio particolare di luna Sempre originalissimi e di bella lettura i tuoi versi, Elsa, buon giovedì e un sorriso,silvia
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Sara Cristofori
- 22/01/2015 09:03:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
nellincanto della luna le note damore di una chitarra, romantica e sensuale nel contempo, bella :)
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